Vogliamo i colonnelli
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Vogliamo i colonnelli è un film del 1973 diretto da Mario Monicelli, presentato in concorso al 26º Festival di Cannes.[1] Il film tratta l'idea di un maldestro colpo di stato, con esplicite allusioni al regime dei colonnelli greci.
Indice |
Trama
Italia, anni settanta. Giuseppe Tritoni è un ex ufficiale dell'esercito, divenuto deputato di estrema destra, che non è più d'accordo con gli atteggiamenti democratici del partito neofascista di cui fa parte. Contatta perciò molti alti ufficiali delle forze armate italiane per ricucire i rapporti tra i reduci di tentati golpe precedenti, ed organizzare così un nuovo colpo di stato...
Riferimenti
Nel film si può vedere un richiamo abbastanza esplicito al tentativo di golpe Borghese del 1970, senza tuttavia trascurare altri riferimenti: il film inizia con un attentato alla guglia del Duomo di Milano, episodio che può far riferimento agli attentati del 1969 coi suoi relativi contorni mediatici; la morte del presidente della Repubblica Italiana rimanda al colpo apoplettico avuto da Antonio Segni nel 1964 (l'attore che l'impersona è non a caso somigliante a Segni) nei frangenti del Piano Solo; il personaggio del ministro degli Interni è invece modellato con evidente riferimento a Giulio Andreotti, mentre l'On. Ferlingeri è palesemente ispirato a Enrico Berlinguer. Il film uscì circa sei mesi prima del golpe in Cile.
Note
- ↑ (EN) Official Selection 1973. festival-cannes.fr. URL consultato il 18 giugno 2011.
Collegamenti esterni
- Scheda su Vogliamo i colonnelli dell'Internet Movie Database
- Il film su MyMovies.it
- Galleria fotografica su www.film.tv.it