Casinò
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− | Il responsabile delle edizioni della Uip, '''Paolo Mangiavacchi''', affidò infatti a [[Gigi Proietti]] il doppiaggio di De Niro. E Amendola, che aveva dato la voce a circa venti film di De Niro a partire da ''[[Taxi driver]]'' protestò, ritenendo "immotivata" la scelta della Uip dopo venti anni di "onorata carriera". ''"Sono stupito'' - dice -, ''il pubblico italiano mi identifica ormai con De Niro e lo stesso attore si | + | Il responsabile delle edizioni della Uip, '''Paolo Mangiavacchi''', affidò infatti a [[Gigi Proietti]] il doppiaggio di De Niro. E Amendola, che aveva dato la voce a circa venti film di De Niro a partire da ''[[Taxi driver]]'' protestò, ritenendo "immotivata" la scelta della Uip dopo venti anni di "onorata carriera". ''"Sono stupito'' - dice -, ''il pubblico italiano mi identifica ormai con De Niro e lo stesso attore si è sempre detto entusiasta della mia voce. Mi hanno detto che questo era un "ruolo particolare": ma che significa? Forse che quello di "[[Risvegli]]", tanto per fare un esempio, non lo era? E tutti gli altri? Sto cercando di avvertire De Niro in America, perché credo che se sapesse cosa sta accadendo, interverrebbe in mio favore''". Secca la replica di Mangiavacchi: "''Sono responsabile delle edizioni da poco, ma ho voluto fare una scelta diversa che credo De Niro meriti, in particolare per questo film. Non c'e' nessun atteggiamento ostile verso Amendola, si tratta di una scelta artistica. E Proietti doppiò De Niro già in "[[Mean Street]]''". Mangiavacchi aggiunse che "''solo in Italia esiste il caso di un doppiatore che dà la voce ad almeno 5 o 6 grandi attori americani, e questo vale solo per Amendola. Non puo' accampare diritti speciali su De Niro: niente e' eterno. E non è la prima volta che qualcun altro da' la voce all'attore americano. Era successo, per esempio, e con risultati degnissimi, gia' in "[[Mission]]". Senza contare che abbiamo gia"'testato" Proietti usandolo per i trailer di "Casinò" e il risultato e' stato eccezionale. Proietti, fra l'altro, ha anche la stessa eta' di De Niro, a differenza di Amendola, che e' un po' piu' anziano"''.<ref>http://www.archivionews.it/?azione=notizia&id=307708</ref> |
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Versione delle 00:43, 22 gen 2011
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« La città non sarà più la stessa. Dopo il Tangiers, le grandi società si impossessarono di tutto. Oggi assomiglia a Disneyland. E mentre i bambini giocano ai pirati, mamma e papà lasciano le rate della casa e i soldi per l'università del piccolo nelle slot machine. » | |
(Sam "Asso" Rothstein)
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Casinò (Casino) è un film del 1995 diretto da Martin Scorsese, con Robert De Niro, Sharon Stone e Joe Pesci.
L'interpretazione di Sharon Stone si aggiudicò una nomination all'Oscar come miglior attrice ed un Golden Globe per la migliore attrice.[1] Scorsese ricevette una nomination al Golden Globe per la miglior regia.[1] Dante Ferretti, nel 1996, si aggiudicò il Nastro d'Argento per la migliore scenografia.[1]
Viene spesso considerato la terza parte della trilogia della mafia di Scorsese, iniziata nel 1973 con Mean Streets, proseguita nel 1990 con Quei bravi ragazzi ed ultimata con questa pellicola nel 1995.[2]
Il film è basato sul romanzo di Nicholas Pileggi, Casino: Love and Honor in Las Vegas, basato a sua volta sulla vera storia di Frank "Lefty" Rosenthal ed Anthony "The Ant" Spilotro.
Negli Stati Uniti, il film uscì il 22 novembre 1995,[3] arrivando in Italia il 13 marzo dell'anno successivo.[3]
Indice |
Trama
Subito dopo il prologo, che mostra il protagonista, Sam Rothstein (Robert De Niro), cadere in un inferno di peccato, rappresentato da Las Vegas, inizia la storia.
Sam Rothstein (De Niro) è soprannominato Asso, perché molto bravo con le scommesse, e lavora alle direttive di una famiglia mafiosa, capeggiata da Remo Gaggi (Pasquale Cajano). Grazie alle sue scommesse fortunate, Asso rende ricca la famiglia di Remo, che per premiarlo gli affida la gestione di un casinò] appena aperto a Las Vegas, il Tangiers.
A controllare Rothstein viene mandato un vecchio amico d'infanzia di Asso stesso, Nicky Santoro (Joe Pesci), che oltre tutto dovrà assicurarsi che nessuno manchi di rispetto ad Asso e dunque alla famiglia. Rothstein rappresenta il capo del casinò effettivo, mentre il proprietario fittizio (colui che detiene i soldi ma non li amministra) è Phillip Green (Kevin Pollak). Inoltre, Asso non possiede una licenza di gestore di casinò, ma ne ha le redini comunque, grazie ad un piano ben congegnato dai mafiosi, che sfruttano la burocrazia stessa della Contea di Las Vegas.
Sotto l'amministrazione Rothstein, il casinò raddoppia i suoi incassi ed inizia ad ospitare personalità politiche di spicco, come l'ambasciatore giapponese Ichikawa (Nobu Matsuhisa), che cerca di raggirare i proprietari del casinò ed alla fine perde tutti i soldi guadagnati con le truffe grazie all'astuzia di Rothstein e del direttore del casinò, un ex giocatore d'azzardo chiamato Billy Sherbert (Don Rickles).
Tra i tanti clienti presenti al casinò, Sam nota l'attraente Ginger (Sharon Stone). Sam se ne innamora ed inizia però a sfruttarla per spolpare i clienti, i quali attratti dalla sua ammaliante bellezza, giocano d'azzardo più volentieri e più a lungo, in promessa di un rapporto sessuale facile. Inoltre, Ginger è nel giro della droga insieme al suo pappone, Lester Diamond (James Woods), e gli procura diversi clienti all'interno del casinò.
Si inizia a vociferare, intanto, che Nicky, il mafioso per eccellenza, mai arrestato, deve essere mandato in città per controllare più direttamente Asso. Il ricco proprietario del casinò non vorrebbe, perché conosce bene i metodi duri e poco ortodossi che usa Nicky e si spaventa delle conseguenze che questi potrebbero avere nel panorama di una città come Las Vegas...
Doppiaggio italiano
Dopo molti anni, la voce italiana di Robert De Niro fu affidata, per questo film, non allo storico doppiatore Ferruccio Amendola, bensì a Gigi Proietti[4] Il responsabile delle edizioni della Uip, Paolo Mangiavacchi, affidò infatti a Gigi Proietti il doppiaggio di De Niro. E Amendola, che aveva dato la voce a circa venti film di De Niro a partire da Taxi driver protestò, ritenendo "immotivata" la scelta della Uip dopo venti anni di "onorata carriera". "Sono stupito - dice -, il pubblico italiano mi identifica ormai con De Niro e lo stesso attore si è sempre detto entusiasta della mia voce. Mi hanno detto che questo era un "ruolo particolare": ma che significa? Forse che quello di "Risvegli", tanto per fare un esempio, non lo era? E tutti gli altri? Sto cercando di avvertire De Niro in America, perché credo che se sapesse cosa sta accadendo, interverrebbe in mio favore". Secca la replica di Mangiavacchi: "Sono responsabile delle edizioni da poco, ma ho voluto fare una scelta diversa che credo De Niro meriti, in particolare per questo film. Non c'e' nessun atteggiamento ostile verso Amendola, si tratta di una scelta artistica. E Proietti doppiò De Niro già in "Mean Street". Mangiavacchi aggiunse che "solo in Italia esiste il caso di un doppiatore che dà la voce ad almeno 5 o 6 grandi attori americani, e questo vale solo per Amendola. Non puo' accampare diritti speciali su De Niro: niente e' eterno. E non è la prima volta che qualcun altro da' la voce all'attore americano. Era successo, per esempio, e con risultati degnissimi, gia' in "Mission". Senza contare che abbiamo gia"'testato" Proietti usandolo per i trailer di "Casinò" e il risultato e' stato eccezionale. Proietti, fra l'altro, ha anche la stessa eta' di De Niro, a differenza di Amendola, che e' un po' piu' anziano".[5]
Note
- ↑ 1,0 1,1 1,2 Premi for Casino (1995). URL consultato il 12 gennaio 2008.
- ↑ Commenti audio con Martin Scorsese, Sharon Stone, Nicholas Pileggi e tanti altri, disponibili sul DVD della Universal.
- ↑ 3,0 3,1 Date di uscita for Casino (1995). URL consultato il 12 gennaio 2008.
- ↑ il quale pure aveva anticipato Amendola doppiando il primo film della saga di Rocky
- ↑ http://www.archivionews.it/?azione=notizia&id=307708
Collegamenti esterni
- Scheda su Casinò dell'Internet Movie Database